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Rassegna bibliografica
Seicento

Théâtre de femmes de l’Ancien Régime, Tome II, XVIIe siècle, A. Evain, P. Gethner et H. Goldwin (éds.)

Monica Pavesio
p. 356
Notizia bibliografica:

Théâtre des femmes de l’Ancien Régime, Tome II, xviie siècle, édition d’A. Evain, P. Gethner et H. Goldwin, Classiques Garnier, 2015, 604 pp.

Testo integrale

1Dopo qualche rara voce cinquecentesca, la presenza delle donne drammaturgo iniziò a manifestarsi, nel panorama secentesco, solo a partire dalla metà del secolo, quando, nel 1655, la prima donna professionista del teatro francese, Françoise Pascal, pubblicò la sua tragicommedia Agathonphile martyr. Poco tempo dopo, altre tre poetesse e romanziere, Mme de Villedieu, Mme Deshoulières e Anne de La Roche-Guilhen, iniziarono a dedicarsi al teatro. Nonostante gli ostacoli, i pregiudizi e l’ostilità di un’istituzione letteraria chiusa alle donne, questa nuova generazione partì alla conquista del teatro francese secentesco, ottenendo dei risultati tangibili: le loro pièces furono recitate dai migliori attori del tempo nei principali teatri parigini, furono recensite dai giornali e ottennero un buon successo, suscitando l’interesse degli editori.

2Il volume Théâtre des femmes de l’Ancien Régime, già pubblicato nel 2008 (Publications de l’Université de Saint-Étienne), viene oggi riproposto nelle Edizioni Classiques Garnier. Un’introduzione generale presenta le cinque autrici che riuscirono, con le loro opere teatrali, a inserirsi nel panorama prevalentemente maschile del teatro francese di metà Seicento, analizza i generi teatrali da loro utilizzati, collega, poi, il lavoro di queste prime donne drammaturgo al rinnovamento del teatro francese e alla corrente del Preziosismo.

3Sono contenute nel volume le edizioni critiche modernizzate di nove pièces. Quattro furono composte dalla lionese Françoise Pascal: si tratta di due farse, o pièces comiques, del 1657, che hanno il pregio di aver rinnovato e migliorato il genere della commedia comica in un atto; di una tragicommedia ispirata dal Grand Cyrus di Madeleine de Scudéry; di una pièce comique del 1664, che riproduce un episodio dell’Astrée. Seguono, poi, una tragedia sacra, dedicata a Santa Caterina d’Alessandria, pubblicata a Parigi nel 1663 dalla Sœur de la Chappelle, una religiosa rimasta a tutt’oggi sconosciuta; due tragicommedie, Manlius del 1662 e Le Favori del 1665, scritte da Mme de Villedieu; la comédie-ballet Rare-en-tout, unica pièce di teatro della romanziera protestante Anne de La Roche Guilhen; la tragedia Genséric della poetessa Mme Deshoulières.

4Concludono il volume un glossario e una succinta bibliografia, che evidenzia lo scarso interesse che fino ad oggi hanno suscitato le cinque autrici e le loro opere.

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Per citare questo articolo

Notizia bibliografica

Monica Pavesio, «Théâtre de femmes de l’Ancien Régime, Tome II, XVIIe siècle, A. Evain, P. Gethner et H. Goldwin (éds.)»Studi Francesi, 182 (LXI | II) | 2017, 356.

Notizia bibliografica digitale

Monica Pavesio, «Théâtre de femmes de l’Ancien Régime, Tome II, XVIIe siècle, A. Evain, P. Gethner et H. Goldwin (éds.)»Studi Francesi [Online], 182 (LXI | II) | 2017, online dal 01 août 2017, consultato il 17 janvier 2025. URL: http://0-journals-openedition-org.catalogue.libraries.london.ac.uk/studifrancesi/9939; DOI: https://0-doi-org.catalogue.libraries.london.ac.uk/10.4000/studifrancesi.9939

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Solamente il testo è utilizzabile con licenza CC BY-NC-ND 4.0. Salvo diversa indicazione, per tutti agli altri elementi (illustrazioni, allegati importati) la copia non è autorizzata ("Tutti i diritti riservati").

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