Les voies du «genre». Rapports de sexe et rôles sexués (XVIe-XVIIIe siècles), F. Lotterie (éd.)
Les voies du «genre». Rapports de sexe et rôles sexués (xvie-xviiie siècles), sous la direction de Florence Lotterie, «Littératures classiques» 90/2016, 175 pp.
Testo integrale
1Se il concetto di genere, derivante come noto dall’area anglosassone e dagli studi di contemporaneistica, possa avere un’utilità euristica quando applicato allo studio della letteratura dell’Ancien Régime è la domanda con la quale la curatrice apre la sua introduzione al volume. La risposta è tutt’altro che scontata, se si abbandona la posizione puramente ideologica per entrare nei diversi orientamenti che i gender studies hanno assunto quando la critica accademica ha accettato tale postura critica. Affrontare il discorso di genere presuppone sempre che si riconosca la gerarchia tra i sessi e la chiusura identitaria che il discorso filosofico-letterario ha assunto nei secoli. E anche se occorre essere consapevoli dello scarto tra la realtà storico-sociale e la sua rappresentazione nel discorso letterario, è altrettanto vero, come sottolinea la curatrice nella sua introduzione, che il discorso maschile necessita di essere completato da quello femminile, per poter ricostruire un quadro dialettico delle posizioni concettuali sulle donne e le loro in/capacità, mettendo a contatto il piano ideologico e filosofico con le finzioni e le “mitologie” di un’epoca. È il concetto di “imaginaires philosophiques” di Le Doeuff che viene qui richiamato, insieme all’approccio interdisciplinare su cui gli studi di genere normalmente poggiano.
2I contributi qui raccolti sono largamente incentrati sulla letteratura seicentesca, e su questi ci soffermeremo, anche se non mancano aperture retrospettive e sguardi sul xviii secolo.
3L’articolo di Erik Leborgne, Au-delà de la différence des sexes: l’humour de Marie-Catherine Desjardin-Villedieu, pp. 35-47, analizza alcuni testi narrativi di Mme de Villedieu attraverso la categoria dell’umorismo nero, nella sua formulazione freudiana; utilizzando una lettura psicanalitica, egli individua nella strategia umoristica, con la distanziazione che essa presuppone, il mezzo attraverso il quale l’identità sessuale può permettersi di oscillare. Nella sua libertà narcisistica, il personaggio umorista incarnerebbe dunque un’identità dell’Io caratterizzata da una doppia appartenenza maschile e femminile. Louise Piguet, Mme Guyon, une légitimation paradoxale, pp. 61-75, prende in esame il discorso di Mme Guyon, indirizzato principalmente ai suoi oppositori, le autorità giudiziarie ed ecclesiastiche, per verificare come riesca ad attingere ai topoi tradizionali dei discorsi sui generi, ai fini di rovesciarli e legittimare la sua attività di “Dame directrice”. Pur non rimettendo in discussione la tradizionale polarizzazione tra maschile e femminile, nei suoi scritti indaga e sovverte talvolta i valori ad essi abitualmente riferiti, per rovesciare gli attributi della forza e della debolezza, in una nuova e inattesa riconfigurazione dei generi. È riferito a Mme de Sévigné il contributo di Markus Wewel, L’analyse politique du genre: pour une relecture des lettres de Mme de Sévigné, pp. 77-87, dove si dimostra che la tradizionale visione dell’epistolografia femminile, connotata dall’interesse esclusivo ad argomenti privati e strettamente personali, può essere rovesciata se solo si prendono in esame alcune lettere della famosa scrittrice, relative alla descrizione del processo a Fouquet, nelle quali è lo stesso Re ad essere cripticamente criticato per il suo amor proprio e narcisismo. Myriam Dufour-Maître, Trouble dans la galanterie? Préciosité et questions de genre, pp. 107-118, attraverso una fine analisi delle connessioni e opposizioni tra galanterie, préciosité e tendre, effettuata anche attraverso la cartografia di Madeleine de Scudéry e Michel de Pure, individua nel periodo in cui questa articolazione si sviluppa il momento in cui si impone progressivamente la norma eterosessuale e il concetto di “sesso femminile”, indicando le vie di fuga e le resistenze a tale modello. Liselotte Steinbrügge, Du genre d’un genre nouveau: les portraits littéraires d’Anne-Marie-Louise d’Orléans, pp. 119-132 si concentra sul ritratto letterario nella realizzazione dei Divers portraits di Mlle de Montpensier (1659) per ipotizzare che la trasgressione al genere, nella doppia accezione che rinvia all’appartenenza sessuale e alla configurazione letteraria, sia in quest’opera duplice, realizzando un superamento della norma nei due sensi. Marion de Lencquesaing, Confisquer l’exceptionnel féminin: Jeanne de Chantal et la femme forte, pp. 133-148, esamina gli scritti agiografici relativi a Jeanne de Chantal, per riscontrarvi un recupero e un aggiornamento dell’immagine della «femme forte», di derivazione biblica, nel quale viene convogliata tutta l’eccezionalità di tale figura. Hendrik Schlieper, La virilité dans “Iphigénie” selon Racine, pp. 149-162, prendendo le mosse dal presupposto che il teatro classico sia il luogo privilegiato della discussione e della negoziazione sulle questioni di genere, analizza la tragedia raciniana nella sua dimensione di incarnazione di diversi modelli di virilità: quello di Agamennone, esemplare della mascolinità in crisi, a confronto con quello di Achille, che invece emerge in una nuova configurazione della mascolinità galante.
4Chiude il volume una conversazione tra la curatrice del volume e Marie-Frédérique Pellegrin, editore scientifico dei testi di Poullain de La Barre dedicati a questioni di genere.
Per citare questo articolo
Notizia bibliografica
Laura Rescia, «Les voies du «genre». Rapports de sexe et rôles sexués (XVIe-XVIIIe siècles), F. Lotterie (éd.)», Studi Francesi, 182 (LXI | II) | 2017, 354-355.
Notizia bibliografica digitale
Laura Rescia, «Les voies du «genre». Rapports de sexe et rôles sexués (XVIe-XVIIIe siècles), F. Lotterie (éd.)», Studi Francesi [Online], 182 (LXI | II) | 2017, online dal 01 août 2017, consultato il 17 janvier 2025. URL: http://0-journals-openedition-org.catalogue.libraries.london.ac.uk/studifrancesi/9935; DOI: https://0-doi-org.catalogue.libraries.london.ac.uk/10.4000/studifrancesi.9935
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