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Rassegna bibliografica
Medioevo

Ch. Chaillou, «Faire los motz e·l so». Les mots et la musique dans les chansons de troubadours

Walter Meliga
p. 332
Notizia bibliografica:

Christelle Chaillou, «Faire los motz e·l so». Les mots et la musique dans les chansons de troubadours, Turnhout, Brepols, 2013, «Musicalia Medii Aevi» 2, 274 pp.

Testo integrale

1Studio molto interessante sui rapporti fra poesia e musica nei trovatori e sui modi della loro elaborazione e trasmissione, in un’epoca nella quale la presenza dell’oralità è importante, anche se non proprio il «moteur de la création et de la diffusion du savoir» (p. 12), come vuole l’autrice sulla scia dei lavori in argomento di Paul Zumthor. In effetti, per quanto si può dedurre dai dati presentati, il lavoro di produzione poetico-musicale non rileva essenzialmente da processi orali e può essere ugualmente dato in contesto scritto o, come più probabile nel Medioevo occidentale fino ai secoli xii-xiii (a seconda degli ambienti), di “oralità mista” (Zumthor).

2La prima parte del libro comprende due capitoli sull’analisi delle espressioni tipiche (trobar, faire [los motz e·l so]) nella poesia e nella letteratura narrativa e critica del tempo e sulla critica degli studi filologici e musicologici dedicati ai rapporti fra poesia e musica dei trovatori a partire dalla fine del xix secolo; segue un capitolo di definizione del corpus sottoposto a indagine, composto di poeti, non fra i maggiori, del periodo 1180-1240. La seconda parte contiene dettagliate analisi poetico-musicali dei componimenti presenti nel corpus. La terza parte analizza complessivamente il processo di costruzione poetico-musicale, sulla base di una fondamentale tecnica di ripetizione, dove la presenza dell’oralità sarebbe centrale. Nel corso della disposizione e della progressione del componimento, il trovatore procede attraverso tre fasi nelle quali la connessione di poesia e musica è inscindibile: fissazione della forma, progressione del discorso attraverso figure di ripetizione e sistemazione di parti della strofa (per lo più inizio, centro e fine) in funzione espressiva. In questa prospettiva, la composizione e l’esecuzione sono momenti centrali, di cui il deposito dei componimenti nei canzonieri che li trasmettono è soltanto il punto d’arrivo, neppure così determinante nella prospettiva orale, assunta in modo un po’ acritico dall’autrice.

3Chiudono il volume due Annexes: la tabella dei componimenti trobadorici tramandati con la musica e la raccolta dei testi e delle melodie delle canzoni analizzate.

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Per citare questo articolo

Notizia bibliografica

Walter Meliga, «Ch. Chaillou, «Faire los motz e·l so». Les mots et la musique dans les chansons de troubadours»Studi Francesi, 182 (LXI | II) | 2017, 332.

Notizia bibliografica digitale

Walter Meliga, «Ch. Chaillou, «Faire los motz e·l so». Les mots et la musique dans les chansons de troubadours»Studi Francesi [Online], 182 (LXI | II) | 2017, online dal 18 octobre 2017, consultato il 24 janvier 2025. URL: http://0-journals-openedition-org.catalogue.libraries.london.ac.uk/studifrancesi/9880; DOI: https://0-doi-org.catalogue.libraries.london.ac.uk/10.4000/studifrancesi.9880

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