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Rassegna bibliografica
Seicento

Jean-Louis Guez de Balzac, Aristippe ou de la cour (1658)

Laura Rescia
p. 689
Notizia bibliografica:

Jean-Louis Guez de Balzac, Aristippe ou de la cour (1658), texte établi et présenté par D. Amstuz, Paris, Société des Textes Français Modernes, 2021, 247 pp.

Testo integrale

1Concepito verso la fine degli anni Venti del xvii secolo, per essere pubblicato postumo a trent’anni dalla sua stesura, Aristippe costituisce agli occhi degli eruditi del suo tempo il punto di massima espressione di un autore che solo nell’ultima parte della sua esistenza avrebbe trovato il giusto equilibrio compositivo. Se le sue Lettres gli attirarono notoriamente più di una critica e qualche accusa per aver saccheggiato con troppa libertà gli Antichi, questo testo, situabile nella sua ibridità a metà strada tra il trattato satirico e il discorso, fu immediatamente riconosciuto come un capolavoro, più volte ristampato in Francia tra xvii e xviii secolo, e tradotto in molte lingue. Presentando i quattro tipi di cattivi consiglieri lungo i sette discorsi che compongono il trattato, Balzac ricorre alla teoria degli umori, proprio all’alba dell’era scientifica: esisterebbero così i cortigiani caratterizzati da ignoranza flemmatica (secondo discorso), da sottigliezza sanguigna (terzo e quarto discorso), da saggezza melanconica (quinto discorso) e da intransigenza biliosa (sesto discorso). Ad ognuno di questi profili Balzac fa corrispondere una tipologia di discorso politico, inetto quando non pericoloso: antipolitico quello del flemmatico, che disprezza libri e sapere; innervato da eccessivo tacitismo quello sanguigno; affetto da pesantezza quello del malinconico, associato ai manuali di corte e al loro prescrittivismo; e infine orientato da idealismo stoico quello dei biliosi. A questa quadruplice tipologia l’autore aggiunge un quinto carattere, quello degli “heureux insolents” che spingerebbero il governo in una sorta di tirannia basata sull’illusione collettiva. Il settimo discorso esplicita l‘indignazione contro i cattivi cortigiani, mutando il tono da quello della critica moderata a quello dell’indignazione.

2L’edizione moderna, approntata con la qualità che contraddistingue i volumi apparsi a cura della S.T.F.M., adotta la modernizzazione ortografica, e viene corredata da una lunga ed elaborata introduzione, notevole per chiarezza ed erudizione, una cronologia, due allegati, un glossario, una bibliografia analitica per le fonti e selettiva per quanto riguarda la critica. L’introduzione e le ricchissime note illuminano un testo di per sé molto denso, ponendolo al centro di una copiosa intertestualità storico-letteraria che ne fa emergere tutto l’interesse e la profondità.

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Per citare questo articolo

Notizia bibliografica

Laura Rescia, «Jean-Louis Guez de Balzac, Aristippe ou de la cour (1658)»Studi Francesi, 201 (LXVII | III) | 2023, 689.

Notizia bibliografica digitale

Laura Rescia, «Jean-Louis Guez de Balzac, Aristippe ou de la cour (1658)»Studi Francesi [Online], 201 (LXVII | III) | 2023, online dal 01 mars 2024, consultato il 08 février 2025. URL: http://0-journals-openedition-org.catalogue.libraries.london.ac.uk/studifrancesi/55529; DOI: https://0-doi-org.catalogue.libraries.london.ac.uk/10.4000/studifrancesi.55529

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