Jean Balsamo, Les premières éditions de la “Satyre Ménippée” (1593 [sic]-1604)
Jean Balsamo, Les premières éditions de la “Satyre Ménippée” (1593 [sic]-1604), “Bibliothèque d’Humanisme et Renaissance” LXXXIV, 3 (2022), pp. 449-519.
Testo integrale
1La storia editoriale della Satyre Ménippée è di estrema complessità, a causa del gran numero di edizioni, riedizioni e contraffazioni, che si susseguono nel decennio a cavallo tra la fine del Cinquecento e l’inizio del Seicento. L’opera, intitolata originariamente La Vertu du Catholicon d’Espagne, comprende una serie di testi, raccolti da alcuni eruditi legati alle figure di Jacques Gillot, Florent Chrestien e Jean Passerat, che si inseriscono all’interno della propaganda satirica contro la Lega cattolica. La prima versione è stata pubblicata anonima e senza le indicazioni dell’editore, mentre le edizioni successive vengono antidatate e contengono materiale tipografico difficilmente identificabile e, addirittura, in alcuni casi, volontariamente interpolato. Di questa raccolta l’A. traccia una corposa e dettagliata storia editoriale, che parte dal primo esemplare, ora perduto, menzionato dal bibliofilo Constant Leber nel 1839, il quale cita una plaquette del 1593 intitolata proprio La Vertu du Catholicon d’Espagne. Si sofferma poi sull’Avis dell’editore che precede i testi in tutte le edizioni e su un Discours pubblicato autonomamente con il titolo Suitte du Catholicon d’Espagne nel 1594: entrambe le préfaces sono da considerarsi probabilmente delle fictions narratives, in quanto, facendo riferimento alle allusioni storiche presenti all’interno dei testi, tutte le edizioni possono essere datate nel 1594, mentre la data del 1593 sarebbe una retrodatazione fittizia, nata dalla rivalità fra gli editori che intendevano attribuirsi la paternità della prima edizione. Per quanto riguarda l’attribuzione, un’ipotesi ha visto l’identificazione come editore di Mettayer, sulla base di alcune indicazioni contenute nel Discours; tuttavia, l’A. sottolinea come non vi siano elementi materiali concreti per avvalorare questa tesi. Oltre alla storia editoriale della Satyre, con tutte le sue problematiche, viene offerta anche la repertoriazione delle differenti tipologie di edizioni, elaborate già a partire dalla prima versione. Gli esemplari successivi presentano, infatti, numerosi interventi e diverse varianti, tanto che è possibile classificarli in edizioni con correzioni, edizioni aumentate con l’aggiunta di testi pubblicati autonomamente in precedenza, e in edizioni illustrate. Di queste ultime viene fornito anche un ricco apparato iconografico contenente le riproduzioni delle immagini. Vengono, infine, citate le ultime edizioni, quelle del 1599, del 1600 e del 1604, che contengono ulteriori varianti rispetto a quelle precedenti. In appendice, è presente una bibliografia descrittiva che contiene l’elenco di tutte le edizioni della Satyre con una breve descrizione per ciascuna di esse.
Per citare questo articolo
Notizia bibliografica
Filippo Fassina, «Jean Balsamo, Les premières éditions de la “Satyre Ménippée” (1593 [sic]-1604)», Studi Francesi, 201 (LXVII | III) | 2023, 687.
Notizia bibliografica digitale
Filippo Fassina, «Jean Balsamo, Les premières éditions de la “Satyre Ménippée” (1593 [sic]-1604)», Studi Francesi [Online], 201 (LXVII | III) | 2023, online dal 01 mars 2024, consultato il 14 février 2025. URL: http://0-journals-openedition-org.catalogue.libraries.london.ac.uk/studifrancesi/55485; DOI: https://0-doi-org.catalogue.libraries.london.ac.uk/10.4000/studifrancesi.55485
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