Les Remèdes à l’amour de l’Antiquité au xviiie siècle, dir. Gautier Amiel, Adeline Lionetto et Dimitri Mézière
Les Remèdes à l’amour de l’Antiquité au xviiie siècle, dir. Gautier Amiel, Adeline Lionetto et Dimitri Mézière, Paris, Classiques Garnier, 2023, «Lectures de la Renaissance latine» 19, 353 pp.
Testo integrale
1Sono pubblicati gli atti del convegno di Parigi (3-5 giugno 2021) dedicato ai discorsi letterari e scientifici sui rimedi contro la passione amorosa, dall’Antichità al Settecento. Il volume è introdotto da una densa sintesi storico-critica a cura di Gautier Amiel, Adeline Lionetto e Dimitri Mézière («Guérir de la passion: éradiquer ou contrôler l’amour?», pp. 7-43) nella quale, dopo aver ricordato le principali definizioni antiche e moderne di amore, le sue rappresentazioni letterarie canoniche e le più influenti teorizzazioni concepite in ambito filosofico e medico, si ripercorre il progressivo emergere di una considerazione dell’amore quale vera e propria condizione patologica da affrontare con opportune terapie. In particolare si sottolinea come, nelle riflessioni elaborate intorno ai mali d’amore, gli stretti legami fra letteratura e medicina abbiano dato luogo a vere e proprie forme di sincretismo epistemologico destinate a sopravvivere fino alla piena età moderna. Si considerano infine le due principali vie individuate storicamente per il trattamento della passione amorosa: da un lato, la sua eradicazione; dall’altro, la sua moderazione, da ottenersi applicando varie strategie di controllo. Il volume si articola in tre parti organizzate secondo un criterio tematico: la prima guarda ai Remedia amoris ovidiani e alla loro fortuna in epoca medievale e moderna; la seconda alle terapie proposte dalla trattatistica medica e dietetica; la terza all’uso della letteratura e delle arti nella cura delle patologie erotiche. I contributi raccolti sono i seguenti.
2Première partie («Les Remedia amoris d’Ovide. Sources et postérités»): Dimitri Mézière, Le discidium, un remède à l’amour des bêtes et des hommes chez Virgile (Géorg. III. 209-283) et chez Ovide (Ars et Remedia)?, pp. 47-68; Amandine Mussou, Le meillour art: les traductions des Remedia amoris en français à la fin du Moyen Âge. “Les Eschés amoureux”, “Ovide du remede d’amours”, pp. 69-84; Charles Senard, Les remèdes à Laure. Pétrarque dans la tradition des Remedia amoris, pp. 85-106; Hélène Casanova-Robin, Les remèdes à l’amour dans les dialogues contra amores au xve siècle, pp. 107-125; Constance Griffejoen, Dire l’amour pour en guérir? Bussy-Rabutin et la tradition antique des remèdes à la passion, pp. 127-143. Deuxième partie («Traditions médicales et diététiques»): Jean-Christophe Courtil, Venerem inhibere. Les substances anaphrodisiaques dans les traités médicaux latins, pp. 147-165; Estela Bonnaffoux, L’excès amoureux et sa cure dans quelques practicae médiévales, pp. 167-183; Justine Le Floc’h, La diététique de l’amour au xviie siècle. Médecine et rhétorique dans les régimes de santé de Joseph Du Chesne (1606) et de Pierre Jaquelot (1630), pp. 185-200; Charline Granger, L’imagination thérapeutique dans “De la passion de l’amour” (1782). Soigner le mal par le mal, pp. 201-218. Troisième partie («Arts et littérature au secours du cœur. Imaginaires thérapeutiques»): Naïs Virenque, L’arbre d’amour du “Breviari d’amor”. Un outil visuel pour réguler la passion et préserver l’amour charnel, pp. 221-243; Nathalie Godnair, La musique, remède à la passion amoureuse? Ambiguïté d’une émotion esthétique à la Renaissance, pp. 245-262; Louise Dehondt, Rire de la vieille femme pour guérir les maux d’amour dans la poésie française de la Renaissance, pp. 263-279; Alexandra Gorichon-Herren, Les amours d’Antiochus et Stratonice. Une thérapeutique hétérodoxe, pp. 281-302; Juliette Goutierre, La lettre, ersatz de l’amant et remède à l’amour. Des “Héroïdes” d’Ovide aux “Lettres portugaises”, pp. 303-319; Nicolas Fréry, L’asile profané. Désenchantement du lieu et guérison des amants dans “La Nouvelle Héloïse”, pp. 321-337. Il volume risulta di sicuro interesse, nella sua interezza, per gli specialisti del Rinascimento francese, epoca che ha visto il diffondersi di una ricca letteratura sulle malattie d’amore e sui loro rimedi le cui fonti affondano nell’Antichità classica e nel Medioevo. In questa sede si presenteranno tuttavia soltanto gli interventi specificamente incentrati sul Cinquecento. Godnair propone una tipologia degli effetti esercitati dalla musica sulla passione amorosa secondo i numerosi autori – non soltanto francesi – presi in esame. L’A. rileva come, nel discorso rinascimentale sull’amore, alla musica siano attribuite proprietà di carattere opposto, che possono coesistere anche all’interno di una stessa opera: la musica guarisce dalle sofferenze amorose o, al contrario, contribuisce a suscitarle; può inoltre consolare gli innamorati, rendendo tollerabili i loro tormenti interiori. Dehondt si interessa a un motivo ricorrente della poesia francese cinquecentesca, quello della derisione della donna anziana, che trova in Ariosto uno dei suoi principali modelli. Solitamente concepita in chiave comica, la rappresentazione dei segni impressi dallo scorrere del tempo sul corpo delle donne è talvolta messa al servizio di un discorso di carattere generale sulla corruzione femminile; ma spesso assolve una funzione più strettamente narrativa (segnando la guarigione dell’innamorato) o metaletteraria (opponendosi all’idealizzazione topica degli elogi poetici). Gorichon-Herren, infine, ricostruisce la fortuna della celebre vicenda di Antioco e Stratonice dall’Antichità classica alla Francia moderna. L’A. osserva come tale aneddoto, ben noto tra Cinque e Seicento, e ampiamente ripreso sia in testi di argomento medico e morale sia in opere letterarie e teatrali, si presti a illustrare tre diverse terapie contro il mal d’amore: la cura attraverso il coito, attraverso l’immagine o attraverso la parola.
Per citare questo articolo
Notizia bibliografica
Maurizio Busca, «Les Remèdes à l’amour de l’Antiquité au xviiie siècle, dir. Gautier Amiel, Adeline Lionetto et Dimitri Mézière», Studi Francesi, 201 (LXVII | III) | 2023, 684-685.
Notizia bibliografica digitale
Maurizio Busca, «Les Remèdes à l’amour de l’Antiquité au xviiie siècle, dir. Gautier Amiel, Adeline Lionetto et Dimitri Mézière», Studi Francesi [Online], 201 (LXVII | III) | 2023, online dal 01 mars 2024, consultato il 09 février 2025. URL: http://0-journals-openedition-org.catalogue.libraries.london.ac.uk/studifrancesi/55440; DOI: https://0-doi-org.catalogue.libraries.london.ac.uk/10.4000/studifrancesi.55440
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