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Rassegna bibliografica
Cinquecento

Sofina Dembruk, «Saincte et precieuse deformité». Expérimentations littéraires de la laideur à la Renaissance

Maurizio Busca
p. 683-684
Notizia bibliografica:

Sofina Dembruk, «Saincte et precieuse deformité». Expérimentations littéraires de la laideur à la Renaissance, Paris, Classiques Garnier, 2022, «Études et essais sur la Renaissance» 128, 370 pp.

Testo integrale

1Le ricerche qui esposte si inseriscono nel filone d’indagine sui temi della deformità e del cattivo gusto che in anni recenti ha dato prova di notevole fecondità: per quanto riguarda la prima età moderna in Francia, si ricorderanno almeno i lavori di – o diretti da – Jean-Christophe Abramovici, Carine Barbafieri, Diane Robin e Jean-Yves Vialleton. Se gli sforzi condotti in questo senso privilegiano spesso l’analisi della produzione letteraria e artistica del Seicento, Dembruk invita invece a considerare un corpus di testi risalenti al pieno Cinquecento. Il presente volume si compone di quattro sezioni che si possono intendere come altrettanti brevi studi monografici volti a esaminare il valore poetico ed ermeneutico attribuito alla bruttezza da alcuni fra i maggiori autori degli anni di Francesco I ed Enrico II. La prima parte («Pensée et formes littéraires de la laideur à la Renaissance», pp. 31-84) propone una sintesi sul trattamento della bruttezza in ambito filosofico (principalmente neoplatonico), religioso (in particolare presso Agostino e lo Pseudo-Dionigi) e letterario nel Cinquecento francese. L’A. rintraccia due grandi modelli di riferimento per la costituzione di un pensiero di segno positivo sulla bruttezza: da un lato, il sileno di ispirazione platonica, il quale suggerisce che dietro le apparenze della deformità fisica possano celarsi forme più alte di bellezza; dall’altra, il paradosso, che attraverso il riso permette di rimettere in discussione l’associazione topica di disarmonia del corpo e bassezza morale o spirituale. La seconda parte («Laideurs évangéliques. Les corps disgracieux dans l’Heptaméron de Marguerite de Navarre», pp. 87-196) prende in esame le novelle della regina di Navarra. Si osserva l’autonomia dell’autrice rispetto alla tradizione etico-estetica cavalleresca, che viene in parte respinta: non mancano infatti, nell’Heptaméron, personaggi sgradevoli di aspetto ma connotati positivamente, che invitano a diffidare delle apparenze e delle norme mondane per fidarsi piuttosto dell’œil de la foy. La terza parte («“Poét(h)iques” de la laideur chez Clément Marot», pp. 199-257) sottolinea la centralità del tema della bruttezza nella poetica di Marot, segnatamente in due diversi ambiti di applicazione. Il primo è quello della rappresentazione della persona poetica di Marot, che si compiace nel dipingersi poco avvenente e segnato dagli anni: una prassi che si può intendere come esibizione di un’umiltà conforme all’ethos evangelico, ma allo stesso tempo come strategia per far brillare le proprie qualità di poeta. Il secondo ambito è quello del rinnovamento del linguaggio e delle forme poetiche: il gioco dei blasons e dei contre-blasons appare da questo punto di vista esemplare in quanto esercizio di elaborazione di un nuovo stile. La quarta parte («L’idéal sous menace. La laideur chez Joachim Du Bellay», pp. 261-319) guarda infine all’opera di Du Bellay, nella quale il ricorso alla categoria estetica del brutto evolve nel corso del tempo. Se, nelle poesie di gioventù, la bruttezza costituisce un’occasione di sperimentazione in prospettiva antipetrarchista, nei Regrets si ritrovano diverse modalità di allontanamento dall’ideale della bellezza: appare imbruttito il soggetto poetico, segnato dalla melancolia, ma appaiono squallidi e sgraziati anche gli oggetti del suo fare poesia.

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Per citare questo articolo

Notizia bibliografica

Maurizio Busca, «Sofina Dembruk, «Saincte et precieuse deformité». Expérimentations littéraires de la laideur à la Renaissance»Studi Francesi, 201 (LXVII | III) | 2023, 683-684.

Notizia bibliografica digitale

Maurizio Busca, «Sofina Dembruk, «Saincte et precieuse deformité». Expérimentations littéraires de la laideur à la Renaissance»Studi Francesi [Online], 201 (LXVII | III) | 2023, online dal 01 mars 2024, consultato il 07 février 2025. URL: http://0-journals-openedition-org.catalogue.libraries.london.ac.uk/studifrancesi/55430; DOI: https://0-doi-org.catalogue.libraries.london.ac.uk/10.4000/studifrancesi.55430

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