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Rassegna bibliografica
Ottocento b) dal 1850 al 1900, a cura di Ida Merello, Maria Emanuela Raffi e Alessandra Marangoni

Alexandre Dumas Fils, Théâtre complet

Ida Merello
p. 181-182
Notizia bibliografica:

Alexandre Dumas Fils, Théâtre complet, éd. L. Sabourin, Paris, Classiques Garnier, 2021, 900 pp.

Testo integrale

1Lise Sabourin prosegue il suo pregevole lavoro di edizione del Théâtre complet di Dumas fils proponendo qui Le Fils naturel, Un Mariage dans un chapeau, Un père prodigue, con un tale apparato di note da arrivare a un volume di 900 pagine.

2Le Fils naturel (1857) si richiama nel titolo alla pièce di Denis Diderot, e numerose sono anche le pièces dell’epoca che fanno riferimento a questa condizione, trattandosi di un fenomeno molto diffuso e di un argomento dibattuto, dato l’anonimato degli illegittimi, riconosciuti dalle madri al 31,8 % e dai padri al 6,6 %. Dumas fils però ha in mente sé stesso, riconosciuto all’età di sette anni, quindi strappato alla madre per un istituto dove gli facevano visita le amanti del padre e la nonna paterna. Malgrado le attenzioni del padre per la sua educazione, Dumas fils soffrì di una condizione di inferiorità, preso in giro dai compagni per via della madre sarta: situazione che descrisse nel romanzo L’Affaire Clemenceau. La protagonista del Fils naturel, Clara Vignot, ha molti punti di contatto con la madre. Con grande minuzia l’A. mostra il grande lavoro compiuto da Dumas fils per dare una struttura teorica a un’opera nata come autobiografica, con tutte le difficoltà per accordare l’insieme: lo sforzo per accordare queste due istanze fu avvertito. La recezione dell’opera ne segue l’andamento della recezione in rapporto all’evoluzione della condizione giuridica dei figli naturali. Le Fils naturel perde la sua forza d’urto quando costoro furono considerati alla pari dei legittimi. L’A. fa notare anche la bizzarria di una pièce che, malgrado il tono leggero e le buone battute, si voleva realista; mentre proprio quella leggerezza la fece più tardi considerare romantica. Dumas fils aggiunse tre note al testo, specificando il suo intento di un teatro utile, non morale. L’apparato critico è, come al solito per Lise Sabourin, di una precisione che non sembra lasciare nessun vuoto, e di un’ampiezza di duro lavoro.

3La seconda pièce della raccolta, Un Mariage dans un chapeau (1859) è una commedia di circostanza che si richiama al Chapeau de paille de Florence di Labiche: elemento centrale di un matrimonio in Labiche, qui piegato al ricatto di un possibile suicidio, in mancanza di un matrimonio. Dumas fils e Eugène Vivier scrissero insieme la pièce in una sera per divertire la seconda moglie di Emile de Girardin. Più tardi e di comune accordo Vivier e Dumas fils pubblicarono la pièce separatamente. Mancano per la pièce i manoscritti del testo definitivo e l’A. lo confronta quindi con i manoscritti anteriori.

4Nel Père prodigue (1859), Dumas fils fa nuovamente i conti con Dumas père, ma questa volta i ruoli sono cambiati: il loro è un rapporto di amicizia e comprensione, anche di connivenza per un periodo di débauche comune. Ora il figlio ha messo la testa a partito, allontana la sua antica amante per dedicarsi alla relazione che si configura come stabile nella sua vita; mentre il padre continua nella débauche, con due amanti di cui una giovanissima, e il figlio deve provvedere economicamente alle sue spese eccessive. La pièce, dedicata ad Edmond About, con grande mestiere questa volta passa dal caso particolare all’affresco del demi-monde dove i giovani di buona famiglia si perdono per l’avidità di cortigiane in cerca anche di promozione sociale. L’A. mette in evidenza l’abilità di Dumas nel fondere i suoi motivi prediletti: gli errori della donna adultera, l’incoscienza dei giovani libertini, i rischi delle demi-mondaines: tutto va risolto con la comprensione e la bontà di cuore.

5Il confronto tra i manoscritti consente all’A. di verificare semplificazioni di intreccio, sostituite da un uso di lettere viste da occhi indiscreti e cancellate, secondo un espediente teatrale un po’ pesante e comunque molto sfruttato. Secondo e terzo atto non presentano invece varianti significative. La pièce non viene particolarmente apprezzata: Dumas fils viene considerato un ambiguo cantore del demi-monde: solo quando, nel 1875, viene recitato alla Coupole, anche le Père prodigue è ripreso, per poi entrare nel Répertoire du Théâtre français nel 1892. Per quanto il pubblico riconoscesse una perfetta maestria dell’autore, Lise Sabourin suggerisce che abbia nuociuto alla fortuna della pièce il personaggio di Alexandre Dumas père, che faceva pensare al romanticismo malgrado la pièce non lo fosse affatto.

6L’apparato critico del Père prodigue è di duecento pagine in corpo piccolissimo: già questo segnala l’importanza di lavorare su questa edizione.

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Per citare questo articolo

Notizia bibliografica

Ida Merello, «Alexandre Dumas Fils, Théâtre complet»Studi Francesi, 199 (LXVII | I) | 2023, 181-182.

Notizia bibliografica digitale

Ida Merello, «Alexandre Dumas Fils, Théâtre complet»Studi Francesi [Online], 199 (LXVII | I) | 2023, online dal 01 juin 2023, consultato il 10 février 2025. URL: http://0-journals-openedition-org.catalogue.libraries.london.ac.uk/studifrancesi/52996; DOI: https://0-doi-org.catalogue.libraries.london.ac.uk/10.4000/studifrancesi.52996

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