Elisabetta Sibilio, Leggere Modiano
Elisabetta Sibilio, Leggere Modiano, Roma, Carocci, 2015, «Bussole», 110 pp.
Testo integrale
1La monografia di Elisabetta Sibilio, pubblicata nella collana «Bussole», che raccoglie brevi saggi di orientamento e guida alla lettura, presenta al pubblico italiano il premio Nobel per la Letteratura 2014, Patrick Modiano. Per rendere più agevole la fruizione del volume, l’autrice ha tradotto in italiano tutti i testi francesi citati. I diversi capitoli non si articolano seguendo l’evoluzione cronologica dell’opera di Modiano, ma ne evidenziano piuttosto le tematiche centrali, con una grande attenzione anche alle interazioni tra letteratura e altre forme d’arte.
2Dopo una breve introduzione (pp. 7-11), la monografia si apre dunque su un capitolo dedicato alla memoria e all’oblio (pp. 13-25), veri e propri elementi fondanti dell’estetica di Modiano. In questa sede trovano spazio anche le riflessioni sulla dimensione autobiografica o autofinzionale nell’opera dello scrittore e sul rapporto tra letteratura e Storia, molto sentito da un autore nato nel 1945, simbolo delle generazioni del dopo Shoah anche per le sue origini ebraiche. Il secondo capitolo (pp. 27-31) è consacrato alla «petite musique», cioè il tono uniforme che caratterizzerebbe quasi tutti i romanzi di Modiano, quasi si trattasse di un’unica opera ininterrotta, scritta in uno stile altamente riconoscibile: «Ogni nuovo romanzo è in realtà il tassello di un mosaico complesso e articolato che rappresenta la condizione umana, o meglio una condizione umana, forse quella della generazione del 1945» (p. 27).
3I capitoli seguenti sono dedicati ai rapporti che l’opera di Modiano intrattiene con le diverse arti. Il capitolo terzo (pp. 33-44) si concentra sulla fotografia: infatti, non solo l’autore inserisce numerose fotografie nei suoi romanzi (e ne consacra uno, Chien de printemps, a un fotografo) ma ha anche scritto testi o prefazioni per delle raccolte fotografiche. Elisabetta Sibilio presta poi una certa attenzione ai testi dell’autore illustrati da Pierre Le-Tan, tra i meno noti, quali Poupée Blonde e Memory Lane. Nel quarto capitolo (pp. 45-61) ampio spazio è dedicato al cinema: Modiano ha scritto in effetti diverse sceneggiature, a partire dalla più celebre, quella per Lacombe Lucien di Louis Malle. Inoltre, numerosi romanzi dell’autore sono stati adattati per il cinema e Modiano stesso è stato critico cinematografico: tracce di questo suo interesse per la settima arte sono presenti in molti suoi testi letterari. Infine, l’A. fa menzione anche dell’attività di Modiano come paroliere di canzoni e come scrittore per l’infanzia.
4Il quinto capitolo è incentrato sulla dimensione intertestuale dell’opera di Modiano (pp. 63-81). Nei romanzi si trovano infatti rinvii più o meno espliciti alle sue letture, che celano quasi sempre una scelta per affinità elettive, spesso legata a elementi autobiografici: è il caso per esempio dei riferimenti a Georges Perec e a Georges Simenon. Nel sesto capitolo, a degna conclusione di questo percorso di lettura dell’opera di Modiano, fatto soprattutto di spunti e suggestioni, troviamo il discorso pronunciato da Modiano di fronte all’Accademia di Svezia in occasione della cerimonia di conferimento del premio Nobel (pp. 83-93). Tale riconoscimento ha permesso che l’opera di Modiano ottenesse una maggiore visibilità internazionale: la monografia di Elisabetta Sibilio va dunque nella direzione di consolidare questa sua nuova fortuna critica.
Per citare questo articolo
Notizia bibliografica
Elena Quaglia, «Elisabetta Sibilio, Leggere Modiano», Studi Francesi, 179 (LX | II) | 2016, 368.
Notizia bibliografica digitale
Elena Quaglia, «Elisabetta Sibilio, Leggere Modiano», Studi Francesi [Online], 179 (LX | II) | 2016, online dal 01 septembre 2016, consultato il 09 février 2025. URL: http://0-journals-openedition-org.catalogue.libraries.london.ac.uk/studifrancesi/4482; DOI: https://0-doi-org.catalogue.libraries.london.ac.uk/10.4000/studifrancesi.4482
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