Madame de Pringy, Les differens caracteres des femmes du siecle avec la description de l’amour propre
Madame de Pringy, Les differens caracteres des femmes du siecle avec la description de l’amour propre, Texte établi, annoté et commenté par Constant Venesoen, Paris, Champion, 2002, («Textes de la Renaissance»), pp. 172.
Testo integrale
1Nella dotta e accurata introduzione a quest’operetta di fine Seicento, Constant Venesoen lamenta, con toni talvolta apologetici, l’oblio in cui testo e autrice sono caduti per secoli; oblio da cui neppure la critica moderna attenta alla scrittura femminile li ha saputi trarre. In realtà, a leggere i Caractères di Mme de Pringy, contemporanei di quelli di La Bruyère (la prima edizione è del 1694), il raffronto inevitabile con questi ultimi illustra bene il tramonto della grande moralistica. Se la forma frammentaria lascia qui il posto a una prosa distesa e poco incisiva, se la finezza dell’indagine psicologica cede il passo a ritratti a tutto tondo, se il tratto caricaturale non viene sostanziato dall’intelligenza di notazioni ironiche, è soprattutto il prevalere delle posizioni moralistiche a segnare lo scarto con la tradizione classica. Moralizzatrice più che moralista, l’oscura Mme de Pringy – di cui scarsissime sono le notizie biografiche – concede poco spazio a quelle zone d’ombra e penombra del cuore umano che l’antropologia secentesca era andata rivelando. Assertivo, prescrittivo, di una severità quasi minacciosa, il suo « rigorisme moral utopique», come lo definisce il curatore, è più sollecito ad additare la colpa che a descriverne le mosse , più pronto a prospettare la condanna che a capire il mistero del cuore. E per la sua crociata edificante, Mme de Pringy non esita a utilizzare e sovrapporre, senza troppi distinguo, i diversi fermenti spirituali del secolo – dalle inflessioni gianseniste alle posizioni gesuite – di cui Constant Venesoen ha rilevato la presenza nel testo.
2Lo schematismo moralizzatore determina peraltro la struttura stessa dell’opera, divisa in due parti: la prima comprende i Caractères propriamente detti, la seconda una Description de l’amour propre. Passion dominante des femmes. Nella prima parte, ad ognuno dei sei difetti femminili, tratteggiati in forma di «caratteri», fa seguito l’elogio, più astratto, della virtù contrapposta: Les Coquettes/La Modestie, Les Bigotes/La Piété, Les Spirituelles/La Science, Les Economes/La Regle, Les Joÿeuses/L’Occupation, Les Plaideuses/La Paix. La seconda parte, che vede protagonista quell’amour-propre su cui la riflessione antropologica del secolo aveva esercitato le sue più raffinate armi analitiche, riprende e sviluppa, di fatto, alcuni aspetti affrontati nelle sezioni precedenti. Quel che emerge qui con maggiore evidenza, come denota il sottotitolo («Passion dominante des femmes»), è la forte impronta misogina dell’autrice: una misoginia in accordo con alcune tendenze del momento (si pensa alla celebre Satira X di Boileau), e che rifletterebbe, scrive Venesoen, «la nostalgie du passé, la hantise d’un monde à la dérive» e di un crollo dei valori cui «les femmes, en cette fin de siècle, ont largement contribué». Opinione che aprirà forse, ce lo auguriamo, un dibattito più ampio.
Per citare questo articolo
Notizia bibliografica
Barbara Piqué, «Madame de Pringy, Les differens caracteres des femmes du siecle avec la description de l’amour propre», Studi Francesi, 142 (XLVIII | I) | 2004, 185-186.
Notizia bibliografica digitale
Barbara Piqué, «Madame de Pringy, Les differens caracteres des femmes du siecle avec la description de l’amour propre», Studi Francesi [Online], 142 (XLVIII | I) | 2004, online dal 30 novembre 2015, consultato il 19 mai 2025. URL: http://0-journals-openedition-org.catalogue.libraries.london.ac.uk/studifrancesi/40632; DOI: https://0-doi-org.catalogue.libraries.london.ac.uk/10.4000/studifrancesi.40632
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