Pierluigi Pellini, Stefano Lazzarin (a cura di), Un “osservatore e testimone attento”. L’opera di Remo Ceserani nel suo tempo
Pierluigi Pellini, Stefano Lazzarin (a cura di), Un “osservatore e testimone attento”. L’opera di Remo Ceserani nel suo tempo, Modena, Mucchi, 2018, 762 p.
Testo integrale
1Questo volume collettaneo curato da Stefano Lazzarin e Pierluigi Pellini figura come imprescindibile riferimento riguardo l'opera di Remo Ceserani: tutti i saggi che qui sono raccolti rispondono infatti all'esigenza di indagare l'opera del critico scomparso nel 2016 nel modo più completo possibile, facendo così riferimento non solo ai celebri studi confluiti in volume, ma anche agli altri e numerosi contributi sparsi sugli argomenti cardine della sua riflessione critica. Questi saggi non si impongono semplicemente come testimonianze di chi lo ha conosciuto e frequentato, ma finiscono invece per stilare “un bilancio della figura e dell'attività di uno dei più significativi intellettuali italiani della nostra epoca” come scrive Lazzarin nella sua Presentazione, che si chiude con l'esposizione di alcuni importanti aspetti del lascito dello studioso, dall'inesauribile curiosità, allo spirito enciclopedico fino all'impegno e alla militanza culturale e politica. I saggi sono ventisei e sono divisi in due parti, la prima intitolata Il multiforme percorso di un intellettuale curioso, e la seconda Per un laboratorio teorico, a partire dall’opera di Remo Ceserani. Dare conto dei saggi e delle numerose chiavi interpretative e dei continui sviluppi di alcuni dei luoghi teorici frequentati dal critico, che talvolta si mescolano – ma mai con intenti didascalici – al ricordo affettuoso, è un'operazione che qui non è possibile compiere nella sua interezza. Si può dire sinteticamente che i saggi della prima sezione ripercorrono gli anni della formazione di Ceserani (con i saggi di Lucia Rodler e Alberto Comparini), e del suo percorso intellettuale: Sotera Fornaro ricostruisce la collaborazione con la rivista Belfagor e la nascita del manuale di storia letteraria Il materiale e l’immaginario, su cui si concentra anche il saggio di Emanuele Zinato e, con sfumature differenti, anche Federico Bertoni con il suo “Guida allo studio della letteratura”, mentre Monica Jansen indaga l'attività di critico militante per il manifesto e Orsetta Innocenti il fondamentale contributo per la European School for Comparative Studies. I contributi della seconda parte si interrogano invece sulle eredità del suo lavoro teorico (per esempio Mario Domenichelli insiste su postmoderno e postmodernismo, Donata Meneghelli sulla periodizzazione della storia letteraria e Flurian Mussgnug sul dibattito circa la world literature). Compongono poi l’Appendice due ricordi di Giulio Ferroni e Vittorio Roda. Chiudono infine il volume una “Postilla” di Pieluigi Pellini che rende conto anche della nascita e della gestazione del libro, e una preziosa e precisa bibliografia, curata da Stefano Lazzarin, di tutti gli scritti di Remo Ceserani pubblicati tra il 1958 e il 2017, composta da più di 1500 voci.
Per citare questo articolo
Notizia bibliografica
Matteo Moca, «Pierluigi Pellini, Stefano Lazzarin (a cura di), Un “osservatore e testimone attento”. L’opera di Remo Ceserani nel suo tempo», Narrativa, 41 | 2019, 178-179.
Notizia bibliografica digitale
Matteo Moca, «Pierluigi Pellini, Stefano Lazzarin (a cura di), Un “osservatore e testimone attento”. L’opera di Remo Ceserani nel suo tempo», Narrativa [Online], 41 | 2019, online dal 01 novembre 2021, consultato il 07 décembre 2024. URL: http://0-journals-openedition-org.catalogue.libraries.london.ac.uk/narrativa/405; DOI: https://0-doi-org.catalogue.libraries.london.ac.uk/10.4000/narrativa.405
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