Introduzione
Testo integrale
1Un autore che esprime la propria visione del mondo attraverso immagini può essere considerato un filosofo? La filosofia è un dialogo tra quanti si confrontano entro gli orizzonti che il pensiero ha sedimentato nel tempo. Chi si esprime attraverso l’esclusivo esercizio delle arti visive o della musica non può essere considerato filosofo, questo nonostante l’artista esprima la propria visione del mondo al pari del filosofo. Ciò non impedisce a un autore che crei immagini o azioni o suoni di esprimersi anche attraverso la parola, di essere dunque artista e filosofo insieme (accade per esempio in Wang Guangyi, artista e filosofo, al quale, in questo numero della Rivista di Estetica, è dedicato un saggio di Huang Zhuan). Le due posizioni non sono in competizione, e l’una non attribuisce uno statuto di merito all’altra.
2Per provare quanta distanza ci sia tra l’arte visiva e la filosofia basta pensare che mentre al filosofo generalmente non è consentito ignorare quanto è stato detto in passato, gran parte degli artisti moderni e contemporanei ha potuto, e può ancora oggi, portare avanti la propria indagine riferendosi esclusivamente a quanto è stato realizzato da Duchamp in poi. In altre parole, mentre un filosofo non può ignorare Kant o Schopenhauer, un artista visivo può ignorare Tiziano o Rembrandt. Che poi il critico o lo storico possano trovare nelle opere contemporanee analogie e consonanze con opere del passato, quella è tutt’altra storia. Elio Cappuccio, da sempre vicino a Paladino, ha posto in evidenza nel saggio (infra, pp. 33-40) come Paladino si interessi alla filosofia solo nella misura in cui un incontro casuale gli consente di cogliere ciò che più gli è prossimo. Negli anni Ottanta e Novanta, su mio invito, Paladino si è confrontato su Tema Celeste, rivista che ho diretto per oltre vent’anni, con testi di filosofi quali Arthur C. Danto, Emanuele Severino, James Hilman, John Sallis, Gianni Vattimo e altri. Rispondere all’invito e creare immagini per i testi di questi autori ha significato per Paladino entrare in contatto in maniera più o meno casuale con i temi trattati da questi filosofi. Piuttosto che commentare i testi con immagini, egli ha sempre preferito rendere visibili le suggestioni che il testo gli forniva, battendo una via tanto autonoma quanto criptica per il lettore.
3Qualcosa del genere è accaduto anche in occasione della sua mostra alla Sala Rossa del Rettorato dell’Università di Torino. Qui le suggestioni degli appunti segnati dalla filosofa Tiziana Andina su una lavagna, nel corso di una lezione di filosofia dell’arte, lo hanno portato a imbullonare al centro della lavagna una testa in bronzo (infra, p. 19). Si tratta del calco di una testa di legno in parte carbonizzata durante le riprese del suo film Quijote, del 2005. E seguendo questa stessa logica che all’inizio degli anni Novanta Paladino ha realizzato numerosi disegni all’interno delle più svariate edizioni dell’Ulisse di Joyce. Questi libri venivano successivamente esposti chiusi, non era pertanto possibile cogliere i messaggi che l’artista aveva affidato alle pagine. Per Paladino la casualità dà origine al flusso di coscienza: lungo il suo itinerario artistico e filosofico egli coglie ciò che è nascosto nell’ovvio.
Indice delle illustrazioni
![]() |
|
---|---|
Titolo | Wang Guangyi e Mimmo Paladino, Napoli, 26 maggio 2013.Foto Pasquale Palmieri |
URL | http://0-journals-openedition-org.catalogue.libraries.london.ac.uk/estetica/docannexe/image/2327/img-1.jpg |
File | image/jpeg, 179k |
Per citare questo articolo
Notizia bibliografica
Demetrio Paparoni, «Introduzione », Rivista di estetica, numero speciale, supplemento al n. 55 | 2014, 3-4.
Notizia bibliografica digitale
Demetrio Paparoni, «Introduzione », Rivista di estetica [Online], numero speciale, supplemento al n. 55 | 2014, online dal 30 novembre 2015, consultato il 18 mai 2025. URL: http://0-journals-openedition-org.catalogue.libraries.london.ac.uk/estetica/2327; DOI: https://0-doi-org.catalogue.libraries.london.ac.uk/10.4000/estetica.2327
Torna suDiritti d’autore
Solamente il testo è utilizzabile con licenza CC BY-NC-ND 4.0. Salvo diversa indicazione, per tutti agli altri elementi (illustrazioni, allegati importati) la copia non è autorizzata ("Tutti i diritti riservati").
Torna su