Dall’odio offline all’odio online: pratiche di costruzione e decostruzione del “nemico” oggi
Abstract
Politiche e pratiche fondate su discorsi d’odio e processi di costruzione del “nemico” non rappresentano fenomeni nuovi, avendo attraversato secoli e continenti. Eppure, recentemente, il dibattito pubblico e quello scientifico su nuove manifestazioni di “incitamento all’odio” hanno conosciuto una significativa intensificazione, connessa alla rapida trasformazione e moltiplicazione degli spazi pubblici di confronto. Prendendo le mosse dai rispettivi percorsi di ricerca e da prospettive disciplinari differenti, esperti del tema propongono approcci alternativi ma complementari all’analisi dei discorsi d’odio, individuando possibili strade per contrastare efficacemente il fenomeno e le sue conseguenze.
Termini di indicizzazione
Keywords:
Contrasting hate speech, Enemy, Hate Speech, Historiography, Media, Scientific Debate, SociolinguisticsParole chiave:
contrasto al discorso d’odio, dibattito scientifico, hate speech, media, nemico, sociolinguistica, storiografiaTesto integrale
Credits: (C) Diacronie
11° L’analisi dei concetti di “odio” e “discorso d’odio” è un’impresa in cui si sono cimentati studiosi di molte discipline, ma si è rivelata talmente ardua che neppure in specifici ambiti disciplinari sembra possibile riscontrare una definizione univoca di questi termini ampiamente accettata. Quale potrebbe essere una definizione adeguata di “odio” e “discorso d’odio?”
2° Negli ultimi anni, sia nel dibattito pubblico, sia in quello scientifico in senso lato è aumentato il ricorso a espressioni come “crimini d’odio”, “discorso d’odio” o “incitamento all’odio”, per connotare fenomeni tangibili che si verificano con una frequenza e un’intensità che sembrano aver conosciuto una crescita molto rapida. Considerato che fenomeni riconducibili a forme di “odio” si sono sempre verificati nella storia, a cosa è dovuta questa crescita dell’attenzione rispetto ai fenomeni di odio nel dibattito pubblico?
3° Qual è il contributo che la prospettiva disciplinare da lei adottata può portare nel dibattito scientifico sulle cause, sull’evoluzione, sulle conseguenze dei fenomeni d’odio nel tempo e nell’attualità? Quali sono, secondo lei, le strategie più efficaci per il contrasto all’hate speech?
Documenti allegati
- RUBIK - I confronti di Diacronie : Dall’odio offline all’odio online: pratiche di costruzione e decostruzione del “nemico” oggi [1/3]
Interviene Deborah Paci (Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia)
- RUBIK - I confronti di Diacronie : Dall’odio offline all’odio online: pratiche di costruzione e decostruzione del “nemico” oggi [2/3]Interviene Federico Faloppa (University of Reading)
- RUBIK - I confronti di Diacronie : Dall’odio offline all’odio online: pratiche di costruzione e decostruzione del “nemico” oggi [3/3]
Interviene Sara Tonelli (FBK - Fondazione Bruno Kessler)
Per citare questo articolo
Notizia bibliografica digitale
Laura Fotia, «Dall’odio offline all’odio online: pratiche di costruzione e decostruzione del “nemico” oggi», Diacronie [Online], N° 45, 1 | 2021, documento 7, online dal 29 mars 2021, consultato il 01 décembre 2024. URL: http://0-journals-openedition-org.catalogue.libraries.london.ac.uk/diacronie/15998; DOI: https://0-doi-org.catalogue.libraries.london.ac.uk/10.4000/12lyg
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