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HomeNumeriN° 37, 1Nota introduttiva

Testo integrale

1Il numero 37 di Diacronie propone ai suoi lettori nove contributi su tre tematiche che hanno segnato la storia del Novecento.

2La prima sezione del numero presenta tre saggi che fanno luce sul mondo dell’istruzione in Italia e sui suoi rapporti con la politica e l’associazionismo. I maestri e i medici sono i protagonisti dell’articolo di Manuele Gianfrancesco che si occupa del rapporto tra istruzioni elementare e diffusione delle pratiche igienico-sanitarie nell’Italia tra fine Ottocento e inizi del Novecento. L’autore, attraverso l’analisi di diversi manuali sanitari indirizzati alle scuole, mette in luce la relazione tra l’igienismo e l’esigenza di “ri-fare gli italiani” attraverso un’educazione basata sull’obbligo della pulizia, la cura del proprio corpo, la moderazione nel mangiare, la salubrità dei locali, le disinfezioni. Sul ruolo di Giuseppe Micheli come presidente dell’Associazione magistrale italiana “Nicolò Tommaseo” si sofferma invece il contributo di Andrea Dessardo, che analizza tanto le condizioni che portarono alla sua elezione, quanto le linee di indirizzo sviluppate dal senatore parmigiano durante il suo mandato. Luana Legrottaglie prende invece in esame una delle prime riforme che concessero autonomia finanziaria alle università e la possibilità di una stretta collaborazione degli atenei con gli enti privati esterni: la riforma Ruberti del 1989-90. In un periodo spartiacque per la storia italiana ed europea, il provvedimento suscitò forti opposizioni, che si concretizzarono nel movimento studentesco della Pantera. L’autrice analizza il dibattito sulla riforma concentrandosi sia sul fronte delle proteste che su quello parlamentare.

3La seconda sezione è dedicata all’analisi delle conflittualità ideologiche del Novecento. Il saggio di Fernando Mikelarena, della Universidad de Zaragoza, propone un’analisi della repressione franchista in una delle aree più duramente colpite dal regime sorto alla fine della guerra civile spagnola, la Navarra. L’autore prende in esame i principali fattori sociali, politici ma soprattutto organizzativi che permisero la creazione di un sistema di detenzione basato sul concetto di “pulizia ideologica”. Un altro articolo si sofferma su quel vasto laboratorio di conflittualità che è stata la Guerra civile spagnola. Il testo di Enrico Gori è però frutto di un ampio lavoro archivistico che cerca di far luce sulla storia della XVa Brigata Internazionale. Composta soprattutto da volontari anglofoni (statunitensi, canadesi e inglesi), questa celebre unità militare combatté in prima linea nelle principali battaglie della guerra civile spagnola (Jarama, Brunete, Belchite, ecc.), contribuendo con grossi sacrifici alla causa repubblicana. Particolare attenzione è dedicata all’organizzazione ed inquadramento nelle Brigate Internazionali, ma anche le esperienze e le vicende personali che caratterizzarono l’operato di questi volontari uniti dalla lotta antifascista. Il diverso corso degli eventi politici delle due nazionalità dominanti dell’Impero asburgico a ridosso della sua fine è al centro dell’articolo di Ibolya Murber, che analizza i motivi del consenso della socialdemocrazia austriaca comparandola con le difficoltà della sua omologa ungherese, incapace di evitare il tentativo rivoluzionario dell’effimera Repubblica dei consigli e la successiva svolta reazionaria. Ludovic Boris Pountougnigni Njuh sviluppa invece un’analisi di lungo periodo nella quale si sofferma sulle politiche di sostegno alla decolonizzazione sviluppate da Unione Sovietica e Iugoslavia nei confronti dei paesi africani.

4La terza sezione di questo numero 37 riprende le tematiche già indagate nel numero 36, consacrato ai viaggi e al turismo nell’Europa del Novecento. Saverio Luigi Battente sviluppa un’analisi di lungo periodo del fenomeno turistico a Siena. Nella città toscana, a giudizio dell’autore, il turismo è stato impiegato – soprattutto nel corso del XX secolo – come un elemento di rafforzamento dell’identità cittadina. Chiude il numero un articolo che mostra invece come il turismo possa giocare un ruolo propagandistico e non più di difesa di un’identità locale, ma di affermazione di un ruolo egemone in un più vasto contesto geopolitico. Filippo Espinoza impiegando una vasta documentazione archivistica proveniente dall’Archivio Storico Diplomatico del Ministero degli Affari Esteri, dall’Archivio Storico della Banca d’Italia e dall’Archivio di Stato di Rodi, esamina le politiche di sviluppo turistico pianificate dal governo delle Isole Italiane dell’Egeo tra il 1923 e il 1939, volte a promuovere l’immagine del fascismo sia nello scenario interno sia in quello estero.

5L’ultima sezione del numero è dedicata al consueto spazio dedicato alle recensioni.

6Un grande ringraziamento va a Valentina Paganelli per il suo apporto alla realizzazione del numero, per il suo lavoro redazionale e la disponibilità; abbiamo un grande debito di gratitudine anche nei confronti di Barbara Galimberti, il cui paziente lavoro di revisione è stato essenziale per il buon esito della pubblicazione.

7Del coordinamento redazionale del numero si sono occupati Jacopo Bassi, Luca Bufarale, Matteo Tomasoni.

8Buona lettura,
Jacopo Bassi, Luca Bufarale, Matteo Tomasoni

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Notizia bibliografica digitale

Jacopo Bassi, Luca Bufarale e Matteo Tomasoni, «Nota introduttiva»Diacronie [Online], N° 37, 1 | 2019, online dal 29 octobre 2019, consultato il 08 décembre 2024. URL: http://0-journals-openedition-org.catalogue.libraries.london.ac.uk/diacronie/13260; DOI: https://0-doi-org.catalogue.libraries.london.ac.uk/10.4000/diacronie.13260

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Autori

Jacopo Bassi

Jacopo Bassi ha conseguito la Laurea Triennale in «Storia del mondo contemporaneo» presso l’Università di Bologna sostenendo una tesi in Storia e istituzioni della Chiesa ortodossa dal titolo Tra Costantinopoli e Atene: Il passaggio delle diocesi dell’Epiro all’amministrazione della Chiesa di Grecia e la ‘Praxis’ del 1928; presso lo stesso ateneo, nel 2008, ha discusso la tesi specialistica in Storia della Chiesa dal titolo Epiro crocifisso o liberato? La Chiesa ortodossa in Epiro e in Albania meridionale nel XX secolo (1912-1967). Attualmente collabora con le case editrici Il Mulino e Zanichelli.

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Luca Bufarale

Luca Bufarale, conseguito nel 2008 la Laurea Specialistica in Storia d’Europa (indirizzo contemporaneo) presso l’Università di Bologna e nel 2012 il Dottorato di Ricerca in Scienze storiche presso l’Università di Padova.
Dopo aver condotto i suoi primi studi sulle trasformazioni economiche e i progetti di riforma nell’Unione Sovietica degli anni Sessanta, si è dedicato prevalentemente alla ricostruzione della figura del dirigente socialista italiano Riccardo Lombardi. I suoi interessi spaziano dalla storia dei movimenti politici alla storia delle politiche economiche.
È autore del volume Riccardo Lombardi. La giovinezza politica 1919-1949 (Roma, Viella, 2014). Insegna storia e filosofia nei licei.

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Matteo Tomasoni

Matteo Tomasoni è Dottore di ricerca presso l’Università di Valladolid dove ha discusso la sua tesi sulla traiettoria biografica di Onésimo Redondo. È membro dell’Asociación de Historia Actual e del Seminario Interuniversitario de Investigadores del Fascismo (SIdIF). Ha pubblicato numerosi articoli in riviste specializzate in Italia e in Spagna. È redattore delle riviste «Diacronie. Studi di storia contemporanea» e «Zibaldone. Estudios italianos».

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