Valerio Castronovo, L’anomalia italiana. Un profilo storico dagli anni ottanta ai giorni nostri
Valerio Castronovo, L’anomalia italiana. Un profilo storico dagli anni ottanta ai giorni nostri, Venezia, Marsilio, 2018, 496 pp.
Testo integrale
Credits: Valerio CASTRONOVO, L’anomalia italiana. Un profilo storico dagli anni ottanta ai giorni nostri, Venezia, Marsilio, 2018, 496 pp.
- 1 CASTRONOVO, Valerio, Milleduemila. Un mondo al plurale, 3 voll., Milano, La Nuova Italia, 2012 e l’ (...)
- 2 ID., L’anomalia italiana. Un profilo storico dagli anni ottanta ai giorni nostri, Venezia, Marsilio (...)
1L’interesse per la divulgazione e la narrazione storica rivolta ad un pubblico più vasto di quello degli specialisti non sono una novità per un autore come Valerio Castronovo, già ordinario di Storia contemporanea all’Università di Torino, che può contare, nella sua vastissima bibliografia, un fortunato manuale di storia per il triennio conclusivo delle scuole superiori1; anche in quel frangente l’autore aveva dimostrato di attribuire un’importanza cruciale al passato recente, rifiutando alcune narrazioni semplificate e abbozzate dell’ultimo trentennio. Se Castronovo ha ritenuto che dovesse essere necessario anche per gli studenti approfondire lo studio questo periodo – rifiutando narrazioni superficiali che fungessero da mero riempitivo per venire incontro alle richieste dei programmi ministeriali – non deve stupire che questa volontà si sia tradotta nella pubblicazione de L’anomalia italiana2.
- 3 TRANFAGLIA, Nicola, La transizione italiana, storia di un decennio, Milano, Garzanti, 2003.
- 4 ID., Vent’anni con Berlusconi, 1993-2013: l’estinzione della sinistra, Milano, Garzanti, 2009.
- 5 GINSBORG, Paul, L’Italia del tempo presente: famiglia, società civile, Stato 1980-1996, Torino, Ein (...)
- 6 ISNENGHI, Mario, Diario di un arcidiavolo. Nell'Italia della democrazia liquida (1994-2013), Roma, (...)
- 7 COLARIZI, Simona, La tela di Penelope. Storia della seconda Repubblica 1989-2011, Roma – Bari, Late (...)
2Non è ovviamente la prima volta in cui uno storico di chiara fama si lancia nell’operazione di raccontare il “passato prossimo”: lo avevano fatto – solo per ricordarne alcuni – Nicola Tranfaglia con un libro dedicato alla “transizione italiana”3 e uno sul “ventennio” berlusconiano4, Paul Ginsborg in una trattazione attenta soprattutto alle modificazioni del tessuto sociale italiano nell’ultimo quarto del Novecento5 e, seppur con una prospettiva differente, Mario Isnenghi con il libro che raccoglie i suoi scritti apparsi su «Belfagor»6, e Simona Colarizi con un lavoro dedicato all’Italia della Seconda repubblica7. Ma alcuni aspetti del lavoro di Castronovo lo rendono originale in questo panorama, primo fra tutti l’attenzione al quadro europeo. Lungi dal considerare la dimensione europea un semplice elemento di contrapposizione alla politica italiana, lo sforzo dell’autore è quello di illustrare gli ultimi trent’anni di storia italiana alla luce delle dinamiche continentali (e mondiali): la prospettiva è dunque ciò che conferisce un quid in più alla narrazione. La chiave di lettura offerta da Castronovo per interpretare il periodo preso in esame è quella di un’“eccezionalità” italiana, un’anomalia che si palesa sotto differenti forme e aspetti. In 35 brevi capitoli vengono ripercorse le ragioni che hanno condotto il Belpaese a divenire un caso sui generis.
3Il 1992 – afferma Castronovo – fu l’anno che vide la Repubblica italiana cadere vittima di una triplice crisi: la sclerotizzazione del sistema politico aveva condotto a una richiesta di riforma dello stesso che era oramai ineludibile; l’economia vedeva la lira sull’orlo del tracollo; il sistema partitico era invece prossimo a conoscere con le inchieste del pool di Milano un vero e proprio tsunami che avrebbe travolto la Dc e il Psi. Questa situazione mise l’Italia a dura prova, costringendola ad affrontare alcune questioni che erano state rimandate per troppi anni: l’ansia riformistica avrebbe allora costellato gli anni successivi, ma senza tradursi in un insieme coerente, finendo per risolversi il più delle volte nel faticoso inseguimento di scadenze e obiettivi improcrastinabili, per conseguire i quali sarebbero stati necessari consistenti sacrifici.
4Ed è in questa anomalia primigenia – che comportò la necessità di affrontare le sfide europee con un sistema politico e partitico da ricostruire e con un’economia in affanno – che Castronovo identifica la chiave di lettura della storia italiana di questi anni. Il senso della precarietà e della discontinuità politica narrata dall’autore emerge anche solo osservando i titoli dei capitoli e dei paragrafi del libro, che evocano tanto l’incertezza – trattando del periodo immediatamente successivo all’introduzione dell’euro, Castronovo parla di “Navigazione a vista” oppure, con riferimento all’Italia del governo Renzi, il riferimento è quello ad un “Paese in bilico” – quanto la fragilità strutturale di un paese, come detto, costantemente in affanno, che ha fatto dell’emergenza una condizione di normalità.
5Del resto la mancanza di visione politica a lungo termine è un vizio – se così lo vogliamo definire – che viene evidenziato come un problema europeo
- 8 CASTRONOVO, Valerio, L’anomalia italiana, cit., p. 260
[…] la Germania aveva assunto una posizione di assoluto rilievo in Europa, in virtù non solo di una poderosa macchina economica (sebbene non più così all’avanguardia come prima) e un tasso di disoccupazione ai minimi storici, ma anche della sostanziale compattezza della propria classe dirigente e delle sue concrete capacità decisionali. Le chiavi del futuro per la Ue continuavano quindi a figurare, per tanti aspetti, in mano a Berlino. E se questa sua preminenza suscitava non poche apprensioni (a ragione o a torto) tra le forze politiche e l’opinione politica di vari Paesi, dall’altro poneva un interrogativo di fondo: ossia, se l’establishment tedesco avesse una visione lungimirante e fosse pertanto disposto a creare condizioni idonee alla formazione di un assetto più omogeneo dell’Unione europea nel suo insieme8.
- 9 Tra la vastissima serie di lavori dedicati a temi economici, ricordiamo solo gli ultimi: CASTRONOVO (...)
6Consistente e fondamentale è perciò lo spazio che Castronovo consacra alle questioni economiche, che costituiscono l’ossatura della sua ricostruzione, in linea con il profilo scientifico dell’autore votato in primo luogo alla storia economica9. La resistibile ascesa di sovranisti e populisti si spiega allora, secondo Castronovo, a partire da queste anomalie, che sono alla base della vulnerabilità del sistema-paese da un punto di vista sociale come economico. Queste debolezze, spiega l’autore, erano dunque già insite nella struttura delle istituzioni e dell’economia italiana e le crisi internazionali le hanno semplicemente aggravate. Il giudizio di Castronovo sul periodo e sulle responsabilità della politica e delle società italiane è molto severo, ma in linea con la tesi del suo libro
- 10 CASTRONOVO, Valerio, L’anomalia italiana, cit., p. 14.
Di fatto, sebbene non siano mancati […] fra alterne vicende gli sforzi di risanamento dei nostri conti pubblici e certi tangibili successi del nostro export manifatturiero per opera di un più ampio e differenziato ventaglio di imprese, l’Italia è rimasta ostaggio di un coacervo sia di vizi endemici che di esasperanti disfunzioni, sia di vetusti privilegi corporativi che di sedimentate pratiche clientelari, nonché di una cultura sociale caratterizzata prevalentemente da una domanda interventista e assistenzialista nei riguardi dello Stato, tale da implementare remore pregiudiziali e veti incrociati, e non tanto a dar luogo a un’equa ed effettiva redistribuzione della ricchezza e dei redditi, quale frutto di una crescente produttività del sistema e di una migliore qualità del lavoro10.
7La difficoltà dell’operazione intrapresa con questo libro constava di diverse sfide. La prima era quella di ricostruire un contesto in cui l’interazione fra i protagonisti della politica italiana, europea e mondiale è ineludibile e dar conto dei legami dei nessi causali e dei profili delle personalità (restituendo la complessità delle loro biografie in poche righe) rappresentava una difficoltà di non poco conto. In secondo luogo, trasformare la cronaca, specie quella più recente, in storia è una prova difficoltosa e non esente dai rischi derivanti dall’appiattimento della narrazione sui dati, a tutto scapito dell’interpretazione; quest’ultima risulta poi sempre estremamente difficoltosa per via della magmaticità della materia trattata i cui esiti non sono ancora chiari né predicibili. Il libro si tiene tuttavia lontano da queste insidie, mantenendo una linea narrativa organica e coerente, utile a dimostrare la tesi dell’anomalia a cui si è fatto accenno in precedenza.
8L’anomalia italiana dimostra come lo spazio per la narrazione del “passato prossimo” non debba essere necessariamente terreno di caccia per politologi, giornalisti e massmediologi, ma possa divenire oggetto di un lavoro storiografico. Il volume di Castronovo rappresenta perciò un’interessante base di partenza nell’interpretazione dell’ultimo trentennio, il primo di una serie di lavori che si occuperanno di analizzare questo periodo, ma è – al contempo – un rigoroso e affascinante resoconto della storia recente, utile a comprendere il tempo presente e che può suscitare l’apprezzamento del grande pubblico.
Note
1 CASTRONOVO, Valerio, Milleduemila. Un mondo al plurale, 3 voll., Milano, La Nuova Italia, 2012 e l’edizione successiva, ID., Nel segno dei tempi, 3 voll., Milano, La Nuova Italia, 2015.
2 ID., L’anomalia italiana. Un profilo storico dagli anni ottanta ai giorni nostri, Venezia, Marsilio, 2018.
3 TRANFAGLIA, Nicola, La transizione italiana, storia di un decennio, Milano, Garzanti, 2003.
4 ID., Vent’anni con Berlusconi, 1993-2013: l’estinzione della sinistra, Milano, Garzanti, 2009.
5 GINSBORG, Paul, L’Italia del tempo presente: famiglia, società civile, Stato 1980-1996, Torino, Einaudi, 1998.
6 ISNENGHI, Mario, Diario di un arcidiavolo. Nell'Italia della democrazia liquida (1994-2013), Roma, Donzelli, 2013.
7 COLARIZI, Simona, La tela di Penelope. Storia della seconda Repubblica 1989-2011, Roma – Bari, Laterza, 2012.
8 CASTRONOVO, Valerio, L’anomalia italiana, cit., p. 260
9 Tra la vastissima serie di lavori dedicati a temi economici, ricordiamo solo gli ultimi: CASTRONOVO, Valerio, L’Italia del miracolo economico, Roma-Bari, Laterza, 2010; ID., Cento anni di imprese. Storia di Confindustria 1910-2010, Roma-Bari, Laterza, 2010; ID. (a cura di), Storia dell’IRI, vol. I, Dalle origini al dopoguerra. 1933-1948, Roma-Bari, Laterza, 2012; ID., Il gioco delle parti. La nazionalizzazione dell’energia elettrica in Italia, Milano, Rizzoli, 2012; CASTRONOVO, Valerio, PAOLONI, Giovanni, I cinquant'anni di Enel, Roma-Bari, Laterza, 2013; CASTRONOVO, Valerio, L’Italia della piccola industria: dal dopoguerra a oggi, Roma-Bari, Laterza, 2013; ID., Storia di una banca: la Banca nazionale del lavoro nell'economia italiana, 1913-2013, Roma-Bari, Laterza, 2013; ID., Arti Grafiche Boccia: un'impresa italiana all'avanguardia, Bari, Laterza, 2016.
10 CASTRONOVO, Valerio, L’anomalia italiana, cit., p. 14.
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Notizia bibliografica digitale
Jacopo Bassi, «Valerio Castronovo, L’anomalia italiana. Un profilo storico dagli anni ottanta ai giorni nostri», Diacronie [Online], N° 37, 1 | 2019, documento 13, online dal 29 mars 2019, consultato il 13 décembre 2024. URL: http://0-journals-openedition-org.catalogue.libraries.london.ac.uk/diacronie/11259; DOI: https://0-doi-org.catalogue.libraries.london.ac.uk/10.4000/diacronie.11259
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