Carlos Morais, Lorna Hardwick, Maria de Fátima Silva (éd.), Portrayals of Antigone in Portugal: 20th and 21st Century Rewritings of the Antigone Myth
Carlos Morais, Lorna Hardwick, Maria de Fátima Silva (éd.), Portrayals of Antigone in Portugal: 20th and 21st Century Rewritings of the Antigone Myth, Leiden-Boston, Brill, 2017, 361 p. + xii, 110 euros / isbn 978-90-04-34005-3.
Texte intégral
1Questo volume costituisce il primo risultato di un progetto ambizioso, che mira a rilevare alcuni aspetti centrali della fortuna dell’antico nella tradizione letteraria di lingua portoghese, in particolare in età contemporanea. Per meglio analizzare la presenza di riferimenti classici in quest’ambito, sono stati prescelti alcuni nuclei tematici. In primo luogo, è stato assunto come oggetto di indagine il mito di Antigone, considerato non solo nelle principali rielaborazioni contemporanee della tragedia sofoclea, ma anche in opere e autori in cui il rapporto con il mondo classico è meno evidente: nei casi, cioè, in cui l’interesse per il mito greco è stato direttamente condizionato da testi teatrali più recenti. A questo volume, che ha per argomento le ricreazioni letterarie e teatrali portoghesi, dovrebbero seguire altri con diverse unità tematiche e con la presa in esame della letteratura brasiliana. I curatori dell’opera sono Maria de Fátima Silva e Carlos Morais, studiosi portoghesi con lavori riconosciuti nel campo del teatro antico e della sua ricezione contemporanea, e Lorna Hardwick, una studiosa inglese responsabile di un’ampia serie di pubblicazioni sul tema della ricezione dell’antichità classica.
2Il volume è suddiviso in due parti. Nella prima, sono considerate le fonti principali del mito nella letteratura contemporanea. Si parte, naturalmente, dall’Antigone di Sofocle (a cui è dedicato un saggio di Rosa Andújar e Konstantinos Nikoloutsos), e si continua con le sue principali rievocazioni nel teatro europeo ed extra europeo del ventesimo secolo. Alcune tra queste rielaborazioni del mito di Antigone diedero origine, a loro volta, a nuove riprese in opere teatrali o di natura diversa, contribuendo all’ampia diffusione del tema. A questa ricezione non specificamente portoghese sono dedicati gli altri saggi della prima parte di questo volume: uno di natura più generale (da parte di Lorna Hardwick), altri, invece, sulla presenza del mito nel teatro francese (Stéphanie Urdician), e specificamente in autori come Jean Cocteau (Maria do Céu Fialho), Jean Anouilh (Maria de Fátima Silva) e Maria Zambrano (Andrés Pociña e Aurora López).
3Nella seconda parte del volume sono invece analizzati gli esempi principali di ripresa del mito di Antigone nella letteratura contemporanea del Portogallo. Sono quindi presentati degli studi su Antonio Sérgio (oggetto di due contributi di Carlos Morais), Júlio Dantas (con contributi di Maria do Céu Grácio Zambujo Fialho e di Maria de Fátima Silva), António Pedro (contributi di Carlos Morais, Inês Alves Mendes e Maria de Fátima Silva), Mário Sacramento (Maria Fernanda Brasete), João Canijo (Nuno Simões Rodrigues), Castro Osório (Ália Rosa Rodrigues), Hélia Correia (Maria de Fátima Silva), Eduarda Dionísio (Maria de Fátima Silva) e Armando Nascimento Rosa (Maria do Céu Fialho).
4In una breve conclusione, i curatori enucleano alcuni degli elementi più significativi che caratterizzano queste varie riprese di matrice mitico-letteraria. Anzitutto, la rilevanza dell’immagine di Antigone nel contesto socio-politico portoghese del ventesimo secolo, segnatamente l’esperienza del conflitto civile e della dittatura militare: «possibilmente nessun altro mito permetterebbe così bene una resa simbolica dell’esperienza nazionale portoghese». Poi, l’influenza esercitata dalle altre letture contemporanee del mito sugli autori portoghesi, soprattutto le reinterpretazioni di ispirazione francese. Infine, il rapporto tra questi vari testi e il teatro. Mentre alcune volte ci sono state delle importanti messe in scena – si consideri il caso di un drammaturgo riconosciuto come Júlio Dantas, o quello di un artista poliedrico, ma con rilevanti esperienze teatrali, come António Pedro –, altre volte le rielaborazioni del mito avvengono in forme letterarie non direttamente connesse alla rappresentazione drammatica: così, ad esempio, nei casi di António Sérgio e Mário Sacramento.
5In appendice al volume è riportata un’utile tavola cronologica delle «ricreazioni, edizioni e rappresentazioni» portoghesi, dal 1930 fino al 2014.
6Molti degli scrittori portoghesi discussi in questa raccolta restano poco noti a quanti non frequentano con assiduità la letteratura contemporanea del paese. In certi casi, si tratta invece di autori le cui rivisitazioni del mito classico sono poco studiate. Questo volume contribuisce quindi alla comprensione di un campo importante degli studi sulla ricezione dell’antico, offrendo un utile strumento per ulteriori indagini su un settore della produzione letteraria europea non sempre adeguatamente frequentato. L’auspicio è che gli altri contributi di questa serie sulla ricezione dell’antico nella letteratura di lingua portoghese possano presto vedere la luce.
Pour citer cet article
Référence papier
Paulo Butti de Lima, « Carlos Morais, Lorna Hardwick, Maria de Fátima Silva (éd.), Portrayals of Antigone in Portugal: 20th and 21st Century Rewritings of the Antigone Myth », Anabases, 28 | 2018, 383-384.
Référence électronique
Paulo Butti de Lima, « Carlos Morais, Lorna Hardwick, Maria de Fátima Silva (éd.), Portrayals of Antigone in Portugal: 20th and 21st Century Rewritings of the Antigone Myth », Anabases [En ligne], 28 | 2018, mis en ligne le 09 novembre 2018, consulté le 15 mars 2025. URL : http://0-journals-openedition-org.catalogue.libraries.london.ac.uk/anabases/8238 ; DOI : https://0-doi-org.catalogue.libraries.london.ac.uk/10.4000/anabases.8238
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